Tra il 18 e il 24 aprile, scontri armati e banditismo nelle zone centrali e nordoccidentali della Nigeria hanno portato a nuove ondate di sfollamento della popolazione. Lo mette in luce l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) precisando che in seguito a questi eventi, sono state condotte valutazioni rapide da parte degli staff sul campo del Displacement tracking matrix (Dtm) per informare la comunità umanitaria e i partner governativi e consentire una risposta mirata.
Durante il periodo di valutazione, il Dtm ha identificato circa 3.222 individui che sono stati colpiti dagli attacchi. Un totale di 3.190 persone sono state sfollate nei distretti vicini nelle LGAs Guma e Gwer West nello Stato del Benue, Kware nello Stato di Sokoto e Gusau nello Stato di Zamfara. Un totale di 72 vittime è stato riportato: 40 feriti e 32 morti.
Oim ricorda che le zone centrali e nordoccidentali della Nigeria sono afflitte da una “crisi multidimensionale” che affonda le sue radici in tensioni di lunga data tra gruppi etnici e religiosi e comporta attacchi da parte di gruppi criminali e banditismo, come rapimenti e furti lungo le principali autostrade. Durante gli ultimi anni, la crisi ha subito un’accelerazione a causa dell’intensificazione degli attacchi e ha provocato uno sfollamento diffuso in tutta la regione secondo Oim.