Le criptovalute pongono rischi per la stabilità finanziaria, ma le valute digitali della banca centrale potrebbero risolvere problemi come l’ingresso delle fasce di popolazione più povere nel sistema finanziario o il taglio dei costi di transazione. Lo ha dichiarato durante un evento virtuale di banchieri nigeriani e kenioti Kingsley Obiora, vice governatore della banca centrale della Nigeria, ripreso da Reuters.
La valuta digitale eNaira della Nigeria, introdotta lo scorso ottobre, “è un vantaggio per l’inclusione” ma il suo lancio, il primo da parte di una banca centrale africana, è stato accolto con scetticismo dagli esperti del settore e dagli investitori in criptovalute. Obiora non ha rivelato quanto l’eNaira sia utilizzata ma il modello sembra piacere anche ad altre banche centrali: il Kenya potrebbe seguire l’esempio con la propria valuta digitale per ridurre l’acconto e i costi delle transazioni transfrontaliere, ha affermato il governatore della banca centrale Patrick Njoroge.
Entrambi i banchieri centrali hanno espresso generale scetticismo nei confronti delle criptovalute non ufficiali, con Obiora che affermava che non erano abbastanza stabili per essere un metodo di pagamento: “La volatilità che crea può diventare una fonte di instabilità nel sistema”.
Le risorse crittografiche stanno prosperando in Nigeria, nonostante il divieto ale banche (esistente dal 2021) di gestirle, e si stanno rivelando popolari anche in Kenya, nonostante gli avvertimenti della Banca centrale di Nairobi sui rischi.
