La sospensione e la rimozione del presidente della Corte suprema della Nigeria, Walter Onnoghen, è una violazione dei diritti umani per quanto riguarda l’indipendenza del sistema giudiziario e la separazione dei poteri. E’ quanto sostiene Diego Garcia-Sayan, relatore speciale delle Nazioni Unite per l’indipendenza dei giudici e degli avvocati. “Le norme sui diritti umani riflettono che i giudici possono essere licenziati solo se vi sono prove certe di condotta scorretta o incompetenza”, ha affermato.
In vista delle imminenti elezioni generali, che si terranno il prossimo 16 febbraio, il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha sospeso il giudice Walter Nkanu Samuel Onnoghen per non aver dichiarato alcuni conti bancari in valuta estera, sostituendolo con il giudice Ibrahim Tanko Mohammed.
Ma secondo Garcia-Sayan il presidente ha agito in base ad interessi elettorali dato che la Corte Suprema è l’organismo che deve convalidare i risultati annunciati dalla Commissione Elettorale.
“Il licenziamento dei giudici senza seguire le procedure previste dalla legge è incompatibile con l’indipendenza della magistratura”, ha avvertito il relatore Onu, che ha espresso anche la sua “seria preoccupazione” per le accuse di minacce, pressioni e interferenze da parte di giudici e avvocati nel caso. La settimana scorsa, uno degli avvocati di Onnoghen è stato arrestato.
(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)