Nigeria: nove anni dopo, 98 studentesse di Chibok non sono mai tornate a casa

di claudia

Il 14 aprile 2014, nove anni fa, venivano rapite dai terroristi nigeriani di Boko Haram 276 studentesse della scuola secondaria di Chibok, nello stato di Borno: a distanza di nove anni, 98 di loro non sono mai tornate a casa e vivono ancora in cattività.

Quel tragico rapimento suscitò notevole indignazione a livello locale e internazionale ed esercitò un’enorme pressione sul governo nigeriano affinché salvasse le ragazze: tre settimane dopo il rapimento, anche l’allora first lady americana Michelle Obama si unì agli appelli per il ritorno delle studentesse nigeriane a casa.

A parte le 25 ragazze che riuscirono a fuggire ai loro rapitori il giorno dell’attacco, nessuna è stata liberata fino al 2016, quando Amina Ali è stata trovata da alcuni vigilantes intorno alla foresta di Sambisa. È stato poi il turno di Maryam Ali Mayanga, scappata con il marito (un ex-miliziano di Boko Haram) e il loro bambino, Ali, seguita da altre due ragazze fuggite individualmente. Il governo federale nigeriano ha facilitato il rilascio di altre 21 ragazze a seguito di una negoziazione mediata dalla Croce rossa internazionale e un altro gruppo di 82 ragazze è stato rilasciato dal gruppo armato nel 2017. Finora, 178 delle ragazze sono riuscite a fuggire ma, purtroppo, molte di loro hanno subito gravi abusi e sono tornate a casa traumatizzate, alcune con figli avuti in seguito alle violenze degli uomini di Boko Haram. 

Condividi

Altre letture correlate: