Nel Paese più popoloso dell’Africa, la Nigeria, circa 70,92 milioni di persone (più della popolazione dell’Italia, Ndr) vivono in condizioni di povertà estrema. Questa cifra corrisponde all’11% dei poveri estremi del mondo, secondo l’ultimo rapporto World Poverty Clock della Banca Mondiale. Ciò significa che almeno una persona estremamente povera su dieci vive in Nigeria, riferisce oggi il quotidiano nigeriano Guardian.
Un recente rapporto dell’Ufficio nazionale di statistica (Nbs) aveva precedentemente affermato che oltre 133 milioni di nigeriani sono multidimensionalmente poveri.
Di queste statistiche ha parlato, ieri ad Abuja, il professor Sulaiman Adesina Yusuf del Dipartimento di Economia Agraria dell’Università di Ibadan. La conferenza è stata organizzata dalla Federal Cares Unit del programma Nigeria Covid-19 Action Recovery and Economic Stimulus (Ng-Cares). Yusuf, che era il relatore ospite, ha ricordato che la Nigeria si colloca al 163° posto su 191 Paesi nel 2021 nell’indice di sviluppo umano e 109 su 125 paesi nel 2023 nell’indice globale della fame.
Yusuf ha affermato che ciò non solo è inaccettabile per un Paese che spera di competere sulla scena globale, ma suscita anche preoccupazione da parte dei politici.
Pur riconoscendo gli sforzi compiuti dalle successive amministrazioni del Paese per finanziare i programmi di intervento, ha affermato che la sfida principale è stata la mancanza di volontà politica da parte del governo nel finanziare interamente il programma.