E’ operativo da ieri il sito web digitalbenin.org che riunisce più di 5.000 oggetti d’arte del Regno del Benin, sparsi in tutto il mondo da quando l’esercito britannico li saccheggiò nel 1897. Come riferisce la stampa locale e internazionale, 131 musei di venti Paesi hanno collaborato per quattro anni per presentare una banca dati digitale senza precedenti.
Il nuovo sito web elenca più di 5.000 opere d’arte in 131 musei in Europa, ma anche negli Stati Uniti, in Australia e in Israele. Sono presentate 12.000 foto, alcune in 3D. I visitatori possono utilizzare una serie di filtri, in inglese o Edo, per fare ricerche in base alle dimensioni, al peso, alle iscrizioni sugli oggetti, al paese, alla città o al museo in cui si trovano.
È possibile scoprire l’esatta provenienza dell’opera, il suo significato religioso, quale britannico l’ha riportata in Europa e quali sono state le tappe che l’hanno portata alla sua attuale collocazione. Completano il sito una mappa storica del regno del Benin e dei luoghi in cui si trovavano gli oggetti, nonché una mappa del mondo che elenca i musei che li ospitano oggi. La sezione “storia orale”, realizzata grazie ai partner nigeriani, permette ai visitatori di ascoltare testimonianze su questo patrimonio, sulla sua importanza e sul suo significato.
Gli esperti stimano che il 99% degli oggetti del Regno del Benin siano elencati su questa piattaforma che, secondo quanto riferito da Radio France Internationale, in futuro sarà gestita direttamente dalla Nigeria.
