È stata una Pasqua di sangue per la comunità cristiana di Ihioma, nell’area del governo locale di Orlu nello Stato di Imo, nel sud-est della Nigeria, dove molte persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco nel corso di alcuni scontri durati tutta la giornata. Scontri i cui contorni sono ancora poco chiari. La comunità di Ihioma è a maggioranza cristiana e gli scontri sono cominciati durante la messa, domenica mattina.
Secondo i media nigeriani le versioni dei fatti sono contrastanti: da un lato alcuni affermano che le uccisioni siano state commesse da “uomini armati” mentre altri accusano direttamente l’esercito nigeriano, che durante la rappresaglia avrebbe preso di mira anche i civili. Non è chiaro inoltre di quante vittime ci siano state.
Secondo le ricostruzioni più accreditate, citate da Premium times, gli assalitori sarebbero dei membri del braccio armato degli indigeni indipendentisti del Biafra (Ipob), si sarebbero recati in zona in cerca di un gruppo rivale, con il quale hanno diversi conti in sospeso. Un gruppo anch’esso a maggioranza cristiana, cosa che fa quindi escludere una matrice religiosa per questo attacco. Lo scontro armato è cominciato domenica mattina durante la messa di Pasqua ed è andato avanti tutto il giorno: diversi testimoni però, alcuni dei quali hanno pubblicato materiale video sui social media, accusano l’esercito di essere intervenuto brutalmente, prendendo di mira anche i civili.
Ieri proprio l’esercito, in una nota, ha affermato che le sue truppe della 34esima brigata di artiglieria hanno ucciso un membro dell’Ipob durante l’attacco nell’area ed ha accusato lo stesso Ipob di far circolare materiale video contraffatto per mettere in cattiva luce l’intervento repressivo.
Negli ultimi tempi gli attacchi da parte di uomini armati sono aumentati nel sud-est. Gli attacchi spesso prendono di mira agenzie di sicurezza e strutture governative. L’ultimo attacco di Pasqua arriva tre giorni dopo che altri uomini armati hanno attaccato un’unità elettorale. Ipob, un gruppo fuorilegge, è stato collegato dalle autorità nigeriane agli attacchi mortali nel sud-est ma il gruppo ha sempre negato il suo coinvolgimento. Il gruppo separatista sta guidando un’agitazione per l’indipendenza del Biafra, nel sud-est e in alcune parti del sud-sud della Nigeria.
Il leader del gruppo, Nnamdi Kanu, è attualmente detenuto ad Abuja.