Isa Ibrahim, pastore di 30 anni, posa all’interno della sua casa nella Kachia Grazing Reserve (Stato di Kaduna, Nigeria), una riserva di pascolo istituita dalle autorità per incentivare la sedentarizzazione dei Fulani, tradizionalmente allevatori nomadi. – Foto di Luis Tato
Un popolo di pastori musulmani è accusato di seminare il terrore nel Sahel, ma la realtà è più complessa. L’aumento della popolazione e la crisi climatica nella regione saheliana hanno acuito le tensioni per il controllo delle risorse, terre e fonti d’acqua. Il delicato rapporto tra agricoltori e allevatori si è spezzato, innescando violenze che i jihadisti hanno trasformato in guerre fratricide.
L’intero servizio sul numero di settembre-ottobre della Rivista Africa