Co-fondatore, direttore ed editore del quotidiano Premium Times, il giornalista nigeriano Dapo Olorunyomi è uno dei quattro vincitori dell’International Press Freedom Award, premio assegnato annualmente dal Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj). «Che si occupino di coprire la pandemia o proteste, ovunque i giornalisti sono sotto attacco. La verità che cercano di portarci è sotto attacco», ha detto l’attrice Meryl Streep, presentando la premiazione. Dapo Olorunyomi guida uno dei più attendibili giornali nigeriani e uno dei più noti per il giornalismo investigativo in Africa, scrive il Cpj. Per anni è stato sottoposto a pressioni, fino all’arresto nel 2017, insieme a un reporter, per un’inchiesta che il giornale stava conducendo su un alto ufficiale militare. Per aver denunciato, agli inizi della sua carriera, la dittatura di Sani Abacha, anche attraverso la pubblicazione clandestina The News, Olorunyomi fu minacciato di morte e costretto a nascondersi, nel 1995. Nel 1996, la Cpj e Amnesty International aiutarono a organizzare la sua fuga in esilio negli Stati Uniti. Olorunyomi ha fondato anche il Wole Soyinka Centre for Investigative Journalism a Lagos, e ha co-fondato il Premium Times Centre for Investigative Journalism.
Il premio per la libertà di stampa 2020 è anche stato conferito a Mohamed Mosaed, giornalista iraniano, alla corrispondente russa Svetlana Prokopyeva e al grande fotografo bangladese Shaidul Alam.