Il Presidente nigeriano Muhammadu Buhari giovedì ha firmato una legge che abbassa l’età minima per ricoprire le principali cariche pubbliche del paese. Una vittoria per la campagna pubblica denominata “Not Too Young to Run”, che da tempo aveva avanzato questa richiesta esercitando pressione sui legislatori nigeriani.
Secondo le Nazioni Unite l’età media del paese più popoloso del continente è pari a 18 anni e molti giovani criticano la vecchia leadership del paese ritenendola lontana e non in contatto con la realtà e le loro esigenze. Buhari ad esempio, a 75 anni è il politico più anziano che sia mai stato al timone del paese sin dalla transizione a un governo civile nel 1999.
La nuova legge riduce l’età minima per candidarsi alla presidenza da 40 a 35 anni, e da 30 a 25 per il Parlamento. Questa riforma arriva a meno di un anno dall’appuntamento con le prossime elezioni che si terranno nel febbraio del 2019.
In un paese la cui classe politica è dominata dagli anziani “è un grande risultato”, afferma alla Reuters Cynthia Mbamalu, una degli attivisti della campagna. “È solo l’inizio. Ora ci concentreremo nell’ottenere un governo giovane, competente e credibile”, ha concluso.