Circa 53 milioni di dollari di fondi illeciti recuperati negli Stati uniti e trafugati, tra gli altri, dall’ex ministra del petrolio nigeriana Diezani Alison-Madueke, saranno restituiti al governo della Nigeria e utilizzati per finanziare servizi pubblici. Lo riportano i media nigeriani.
Le autorità americane sostengono che Alison-Madueke si sia arricchita, insieme ad altri, mentre dirigeva la compagnia petrolifera statale nigeriana, assegnando appalti in cambio di tangenti: il denaro è stato poi utilizzato per acquistare un superyacht di 65 metri chiamato Galactica star e numerose proprietà di lusso in California e a New York. Alison-Madueke, 64 anni, ha sempre negato tutte le accuse ma anche nel Regno unito ha problemi identici: due anni fa è stata accusata di corruzione e di aver acquistato illecitamente beni di lusso, pagato tasse scolastiche di importanti scuole private e portato all’estero almeno 127.000 dollari in contanti. Figura chiave nell’amministrazione dell’ex presidente Goodluck Jonathan, è stata anche la prima donna a ricoprire la carica di presidente dell’Opec. Il suo incarico come ministro delle risorse petrolifere della Nigeria è iniziato nel 2010 e si è concluso nel 2015.
Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha annunciato nel 2023 la risoluzione definitiva di due casi civili sulla confisca di beni che sarebbero stati riciclati negli Stati Uniti da Alison-Madueke e dai suoi sodali e venerdì Washington e Abuja hanno confermato che la somma di 52,88 milioni di dollari sarà rimpatriata in Nigeria. Questo è il primo rimpatrio in Nigeria di beni provenienti da fuori e collegati ad Alison-Madueke.
Il procuratore generale e ministro della Giustizia nigeriano, Lateef Fagbemi, ha dichiarato in conferenza stampa che la restituzione dei fondi rappresenta un passo significativo negli sforzi in corso per combattere la corruzione: 50 milioni di dollari saranno destinati alla Banca mondiale per sostenere progetti di elettrificazione rurale, mentre i restanti 2,88 milioni saranno destinati all’Istituto internazionale di giustizia per rafforzare il sistema giudiziario e promuovere gli sforzi anticorruzione. L’ambasciatore statunitense in Nigeria, Richard Mills, nella stessa conferenza stampa ha sottolineato la necessità di responsabilità e di un attento monitoraggio dei fondi restituiti.