Lydia Simon, una delle studentesse di Chibok rapite da Boko Haram nell’aprile 2014, è stata liberata dalle truppe del battaglione della task force della 82a divisione dell’esercito nigeriano, insieme ai sui tre figli. La notizia è stata pubblicata ieri sui media nigeriani, in occasione della cerimonia per la sua liberazione a Maiduguri, capitale dello stato di Borno.
Secondo le informazioni rese note dall’esercito, la ragazza era stata liberata metà aprile ed è la 18° a essere stata salvata dall’esercito nigeriano.
Secondo quel che ha dichiarato Waidi Shuaibu, comandante della task force dell’esercito nigeriano, sono stati fatti diversi sforzi sia a livello internazionale che nazionale per riportare le ragazze in sicurezza e riunirle alle loro famiglie.
“Uno di questi sforzi nazionali è la conduzione di operazioni militari all’interno delle enclavi terroristiche che hanno prodotto risultati positivi per facilitare il salvataggio di alcune ragazze di Chibok – ha affermato Shuaibu -. “A partire da Esther Marcus, che appare con il numero di serie 103 nella lista delle ragazze della scuola di Chibok rapite, e che fu la prima ad essere salvata, fino ad ora gli sforzi sono ancora in corso”.
