La comunità Ejama-Ebubu, nello stato di Rivers della Nigeria, vince una battaglia storica: dovrà essere compensata dalla Shell con una somma di 400 milioni di euro, per i danni legati a una fuoriuscita di petrolio che, 50 anni fa, aveva distrutto i mezzi di sussistenza, inquinato le acque e provocato numerose malattie.
La Corte Suprema nigeriana ha infatti respinto la richiesta della Shell di ribaltare la sentenza emessa nel 2010, dopo nove anni di processo, sentenza che aveva accertato le responsabilità della multinazionale anglo-olandese.
Accusata di diverse fuoriuscite di petrolio nel Delta del Niger, la società deve attualmente affrontare vari procedimenti legali in Nigeria, ma anche nel Regno Unito e nei Paesi Bassi, essendo stata posta sotto accusa da diverse ONG ambientaliste per non avere rispettato l’accordo di Parigi sul clima.