In Nigeria non sarà più possibile produrre e importare gli sciroppi per la tosse contenenti la codeina. Abuja intende stroncare sul nascere l’uso di tale medicina che, se assunta in modo massiccio, può diventare una droga. Un portavoce del ministero della salute ha detto alla Bbc che le scorte rimanenti nei negozi potranno essere vendute, ma solo dietro prescrizione medica.
L’inchiesta dell’emittente britannica ha messo in evidenza come lo sciroppo veniva venduto sul mercato nero es era utilizzato dai giovani come sostanza stupefacente. I giornalisti della Bbc hanno scovato numerosi spacciatori che vendevano la droga illegalmente.
Aisha Buhari, la moglie del presidente, che ha detto in un post su Instagram di essere «profondamente rattristata» dalla diffusione del problema, soprattutto nel nord della Nigeria.
«Invito – ha detto – tutte le agenzie di sicurezza, i legislatori, i magistrati, i produttori di medicine, la società civile, i regolatori, gli insegnanti, i genitori, i vicini e voi a considerare la lotta contro questa dipendenza come una guerra personale e fermare la minaccia».
Tuttavia, Olajide Oshundun, vicedirettore dell’ufficio stampa del ministero della Salute, ha dichiarato che il divieto non è una conseguenza dell’inchiesta giornalistica, ma è il risultato di mesi di duro lavoro da parte di una commissione, che ha presentato un rapporto sull’abuso diffuso martedì 1 maggio.