Sono almeno 50 le vittime dell’attacco sferrato nella chiesa di San Francesco, nello stato nigeriano di Ondo, da un commando di uomini armati mentre i fedeli erano riuniti per la domenica di Pentecoste.
Lo riferisce il quotidiano di Lagos, The Nation Newspaper, mentre un altro quotidiano, Vanguard news, parla di 25 morti.
Tra le vittime anche donne e bambini, scrivono i media. Diversi i feriti, alcuni dei quali trasportati in ospedale in gravissime condizioni. Gli attentatori hanno aperto il fuoco e, come confermato dalla polizia locale, utilizzato esplosivi contro i fedeli all’interno dell’edificio. Rapiti un sacerdote e alcuni fedeli.
La strage è giunta inaspettata almeno secondo una dichiarazione del governatore locale, Arakunrin Oluwarotimi Akeredolu, rilanciata da vari media tra cui il sito Legit.
“L’attacco vile e satanico è un assalto calcolato alle persone amanti della pace del Regno di Owo che hanno goduto di relativa pace nel corso degli anni”, ha dichiarato il governatore dell’Ondo affermando che questa “È una domenica nera per Owo”.
“Si tratta di uno sviluppo inaspettato. Sono scioccato a dir poco. Tuttavia, impegneremo ogni risorsa disponibile per dare la caccia a questi assalitori e per fargliela pagare. Non ci piegheremo mai alle macchinazioni di elementi senza cuore nella nostra volontà di liberare il nostro Stato dai criminali”, ha affermato Akeredolu.
“Esorto il nostro popolo a rimanere calmo e vigile. A non farsi giustizia da solo. Ho parlato con i capi delle agenzie di sicurezza. Mi è stato anche assicurato che gli agenti di sicurezza sono stati schierati per monitorare e ripristinare la normalità nel regno di Owo”, ha riferito il governatore usando il termine che indica la tradizionale ripartizione amministrativa nigeriana che prevede l’esistenza di “regni” a livello locale.
“Non possiamo continuare a tollerare che la realtà venga celata. Domenica di Pentecoste e in Nigeria è stato un massacro. Andare in chiesa, partecipare alla Messa consci di poter morire. Acs, indignata, prega per questi nostri fratelli!”. La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre commenta così l’attacco alla chiesa nel sudovest della Nigeria, e in un tweet pubblica una foto che testimonia il massacro.
(Ansa)
foto simbolica