Ha superato cinque milioni di ascolti in streaming nell’ora successiva al suo rilascio l’ultimo album del cantante nigeriano Burna Boy. Uscita nella notte tra il 13 e il 14 agosto, la raccolta s’intitola “Twice as Tall” e vanta collaborazioni con artisti del calibro di Youssou N’Dour, di Chris Martin, il frontman dei Coldplay, e del gruppo keniano Sauto Sol.
Il nuovo lavoro del prodigio dell’afro-fusion si avvia verso un successo planetario. Sulla piattaforma musicale Spotify, Damini Ebunoluwa Ogulu (il vero nome di Burna Boy) ha battuto il proprio record di ascoltatori mensili, giunti a 13,3 milioni.
Dell’artista nato 29 anni fa a Port-Harcourt, il New York Times scrive che «ha il mondo intero in ascolto». Interprete di testi che mescolano le lingue inglese e yoruba, Burna Boy sogna un’Africa unita, senza divisioni di frontiere o di etnie. «Mi sento un cittadino del mondo e spero», ha detto, sognando per i suoi figli un passaporto del continente africano.
Nell’ultima classifica dei 100 africani più influenti del 2020 stilata dalla rivista francese Jeune Afrique, Burna Boy è in sesta posizione.