Nigeria, verso una legge per arginare la fuga all’estero del personale sanitario

di claudia
medici

Dopo lo Zimbabwe, che una decina di giorni fa aveva annunciato una linea dura per far fronte alla fuga di personale sanitario all’estero, proponendo di renderlo illegale, qualcosa si sta muovendo anche in Nigeria. Nel tentativo di arginare la “fuga di cervelli” in ambito medico, i parlamentari nigeriani stanno esaminando una proposta di legge che prevede di trattenere i medici per almeno cinque anni nel Paese prima che possano laurearsi. La misura prevede che i giovani medici siano obbligati a praticare per almeno cinque anni in Nigeria prima di poter conseguire la laurea completa e quindi lasciare il Paese.

Questa controversa proposta è stata pubblicamente sostenuta dal ministro della Salute nigeriano, ma per l’Associazione nigeriana dei medici residenti (Nard) la legge sarebbe in contrasto con la libertà di movimento. Il presidente dell’associazione preferirebbe che le autorità affrontassero le cause del problema: la bassa retribuzione, le scarse infrastrutture e l’insicurezza, che allontanano i medici.

Secondo il presidente dell’Associazione medica nigeriana, nel Paese più popoloso dell’Africa lavorano solo 24.000 medici, mentre secondo l’Organizzazione mondiale della sanità ne servirebbero 363.000. Negli ospedali nigeriani non è raro che i medici vadano via: ogni mese, decine di loro fanno le valigie e partono per l’estero, a volte da un giorno all’altro.

Un rapporto del 2022 ha mostrato che nel corso dell’anno la Gran Bretagna ha rilasciato 1.609 visti a personale medico nigeriano. 

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