Non solo treccine: le acconciature africane della tradizione più di moda

di claudia

Quando si parla di acconciature africane si tende a pensare alle classiche treccine: ma esistono diverse possibilità per acconciare i capelli “afro”, tecniche depositarie di tradizioni e culture antiche. Nel passato un determinato intreccio poteva indicare lo stato sociale, il gruppo etnico di appartenenza, lo stato civile di una persona e persino la sua professione o ruolo all’interno della comunità, riporta Pulse Nigeria che traccia un interessante excursus sulle tecniche tradizionali tornate oggi di moda.

Il linguaggio delle acconciature in Africa è un intreccio che si perde nella notte dei tempi e abbraccia tanti usi e culture. Acconciare i capelli è sempre stato un momento di relazione e comunicazione tra persone che lo hanno reso un momento sociale importante, spesso vissuto in famiglia.

Gli stili del passato, si sa, spesso ritornano. E’ così per le acconciature tradizionali africane che vengono accolte e riadattate oggi dalle giovanissime e dalla moda in passerella, con qualche tocco in più.

Tra le tendenze più in voga al momento c’è la ricerca di un capello più naturale possibile, curato con prodotti appositi che ne esaltino la bellezza. Una moda diffusasi già negli anni Sessanta e Settanta, come simbolo di orgoglio identitario, tornata ora alla ribalta con delle innovazione che la rendono contemporanea e di grande stile, come l’aggiunta di fasce colorate o motivi floreali.

Un’alternativa “annodata” alle solite treccine, riporta la medesima fonte, sono i nodi Bantu, originari del popolo Bantu dell’Africa meridionale, molto presenti nelle acconciature delle modelle in passerella. Sono come delle palline di capelli arrotolati sulla testa a distanza uno dell’altro. Tradizionalmente ha sempre significato ricchezza e un alto stato sociale, oggi sono prediletti per il tono elegante e per proteggere i capelli.

Il sito nigeriano segnala anche il cosiddetto “Hair threading”, l’infilatura dei capelli. Questa tecnica prevede l’avvolgimento di un filo attorno ai capelli per allungarli senza bisogno di stirature. Il tocco moderno di oggi è dato dall’aggiunta di fili colorati.

Se si vuole rimanere sulle classiche trecce, quelle fulani, chiamate così perché adottate in origine da questo gruppo etnico dell’Africa occidentale, corrono per tutto il cuoio capelluto, un intreccio che può essere abbellito da cipree o anelli.

Da non dimenticare, gli intramontabili dredlocks, tra le più antiche capigliature non solo africane ma riconducibili anche alla Giamaica e all’India. Nel continente sono celebri quelli dei Masai keniani e della Tanzania: dalle note rosse realizzata con una tintura naturale.

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