Un viaggio letterario alle radici della propria famiglia può trasformarsi in un’occasione preziosa per fare luce su un aspetto culturale di un Paese. E’ il caso dell’opera scritta e illustrata dalla ivoriana Elizabeth Zunon: “Nonno cacao: una storia di cioccolato, dalla fattoria alla famiglia”, basato sui racconti che l’autrice ha sentito sulla sua famiglia in Costa d’Avorio e in particolare sul nonno, che si è sempre occupato fin da giovane della lavorazione del cacao, di cui il Paese insieme al Ghana è uno dei maggiori produttori.
Elisabeth Zunon è nata in Costa d’Avorio dove è cresciuta per poi trasferirsi negli Stati Uniti. Dopo aver studiato illustrazione e aver realizzato diversi libri per bambini, ha deciso di fare un viaggio a ritroso sulla sua storia personale e raccontarla in un libro illustrato. Così è nato “Nonno cacao: una storia di cioccolato, dalla fattoria alla famiglia“. Le illustrazioni sono composte da diversi ritratti, ma anche da elementi solidi e tattili, come sacchetti di plastica e tessuti africani.
Il libro inizia con una bambina che sta preparando una torta al cioccolato con suo padre. Mentre mescolano gli ingredienti, il padre le racconta di suo nonno ivoriano e della sua fattoria di cacao. Dall’età di sette anni, dopo aver fatto i compiti e la scuola, il padre ha sempre lavorato con gli altri nel villaggio raccogliendo i baccelli di cacao. Crescendo, ha aiutato Nonno Cacao a impacchettare i chicchi per venderli agli acquirenti di cacao. I soldi guadagnati dalla famiglia grazie al cacao serviva per acquistare il cibo, materiale scolastico, uniformi, libri e tessuti. La storia si conclude con il ritorno di Nonno Cacao dalla Costa d’Avorio, vestito con il Kente, con un aspetto molto simile a quello che la bambina si era immaginata durante il racconto.
Il testo e le illustrazioni di Zunon sono una finestra non solo su una storia famigliare, ma anche sul lungo e laborioso processo legato alla coltivazione del cacao.
La coltivazione del cacao infatti, second Africa Access Review, è un argomento di ricerca affrontato nelle scuole statunitensi. La maggior parte degli articoli di riviste e giornali si concentra però solo sullo sfruttamento dei bambini in Costa d’Avorio che sono costretti a lavorare per lunghe ore con strumenti pericolosi. Gli studenti generalmente escono da questa ricerca con immagini negative della Costa d’Avorio in particolare e dell’Africa in generale. Zunon ha separato questo argomento dal racconto per i bambini, ma ne ha comunque dato voce in una nota a fine libro, come riporta il sito Africa Access Review, riuscendo a parlarne in maniera equilibrata distinguendo i casi di ciascuna piantagione tra quelle che sono state imprese di sfruttamento e quelle no.