Diverse persone, tra cui un politico dell’opposizione, sono state arrestate ieri durante le proteste scoppiate in tutto il Kenya a causa del crescente numero di rapimenti di attivisti. Le attività commerciali sono state interrotte in varie città mentre giovani sono scesi in strada chiedendo un intervento del governo.
Secondo il quotidiano keniano Daily Nation, nello specifico, sono stati arrestati il parlamentare dell’opposizione Okiya Omtatahe e altri 10 manifestanti.
Portando cartelli e intonando slogan contro il governo, i manifestanti hanno marciato attraverso diverse città, tra cui la capitale del Kenya, Nairobi. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni e ingaggiato scontri con i giovani nel tentativo di disperderli.
“Niente più rapimenti, niente più rapimenti”, hanno scandito i giovani. Su Kenyatta Avenue a Nairobi, i manifestanti hanno letto ad alta voce i nomi degli attivisti sui social media recentemente rapiti o scomparsi senza lasciare traccia.
Omtatah ha condannato i rapimenti prima di essere arrestato insieme ad altri dimostranti. “Se hanno commesso un crimine, che siano perseguiti e presentati in tribunale per difendersi”, ha dichiarato.
La polizia ha eretto posti di blocco sulle principali strade di accesso a Nairobi, impedendo ai minibus del trasporto pubblico, localmente noti come matatu, di entrare nel centro città. I passeggeri sono stati perquisiti mentre gli agenti cercavano potenziali manifestanti. A Kitengela, un sobborgo di Nairobi e precedente punto caldo delle proteste, la polizia ha effettuato controlli stradali e sorveglianza aerea per impedire assembramenti.
Proteste sono scoppiate anche a Embu e Nyeri, dove i manifestanti si sono scontrati con la polizia chiedendo il rilascio di un giovane attivista dei social media.
Questa nuova ondata di disordini è avvenuta sei mesi dopo le proteste guidate dai giovani nel giugno scorso contro gli aumenti fiscali proposti, poi accantonati a seguito delle proteste popolari. Sebbene quelle manifestazioni si siano placate dopo la destituzione del governo del presidente William Ruto, l’attivismo online è continuato. I giovani hanno utilizzato piattaforme social per criticare il governo, spesso con strumenti creativi come vignette, brevi video e immagini generate dall’intelligenza artificiale.
Rivolgendosi alla nazione il 27 dicembre, Ruto ha promesso di indagare sui rapimenti e di agire contro i responsabili. “Quello che è stato detto sui rapimenti, li fermeremo, così i giovani keniani potranno vivere in pace, ma devono avere disciplina ed essere rispettosi per costruire insieme il Kenya”, ha dichiarato.