Promuovere l’importante ruolo che la ricca biodiversità di piante medicinali ed erbe svolge nel migliorare il benessere nel continente africano: è questo l’obiettivo dell’odierna Giornata della medicina tradizionale africana, ha ricordato la dottoressa Matshidiso Moeti, direttrice regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
È riconosciuto che la medicina tradizionale è affidabile, accettabile e ha un prezzo accessibile, ha affermato Moeti nel suo messaggio dedicato a questa ricorrenza. “Per generazioni, la stragrande maggioranza della popolazione africana ha fatto affidamento sulla medicina tradizionale per soddisfare le proprie esigenze di assistenza sanitaria. Oggi stanno emergendo promettenti terapie farmacologiche tradizionali come parte della risposta al covid-19”, ha sottolineato la responsabile del dipartimento Africa dell’Oms.
La specialista in salute pubblica ha citato l’esempio del Camerun, dove il ministero della Salute ha approvato due prodotti come coadiuvanti nel trattamento del covid-19 (uno dei quali proposto dall’arcivescovo di Douala, anche fitoterapeuta, monsignor Samuel Kleda, Ndr). In Madagascar, il Covid-Organics Plus Curative, un rimedio a base di erbe, è attualmente in fase III e sono stati riportati risultati preliminari incoraggianti. “Non vediamo l’ora di ricevere i risultati finali di questa sperimentazione e di altre sperimentazioni per vari prodotti che sono in corso in altri 12 paesi africani, tra cui Sud Africa, Nigeria, Uganda e Repubblica Democratica del Congo”, ha detto la dottoressa Moeti, cittadina del Botswana.
Ai massimi livelli, ha aggiunto, “la pandemia ha aumentato la consapevolezza del valore della medicina tradizionale”. L’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo “sfrutterà soluzioni locali per migliorare il benessere nel continente e in altre parti del mondo”. Secondo Moeti, i rimedi naturali stanno guadagnando popolarità nei Paesi occidentali e hanno una lunga storia in Cina, India e altrove. “Anche le grandi aziende farmaceutiche guardano all’Africa, dove sperano di trovare nuovi principi attivi. Con le giuste partnership e investimenti, le comprovate medicine tradizionali africane potrebbero trovare un grande mercato globale”.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e altre organizzazioni multilaterali svolgono un ruolo chiave nel sostenere lo sviluppo di capacità nel settore della medicina tradizionale, compresa la creazione di una produzione locale. Da una rassegna sul periodo 2011-2020, risulta che 40 Paesi africani hanno ora quadri politici per la medicina tradizionale, rispetto a soli otto Paesi nel 2000. L’anno scorso, l’Oms, la Commissione dell’Unione Africana e l’Africa Cdc (per il controllo delle malattie) hanno lanciato congiuntamente il Comitato consultivo di esperti regionali sulla medicina tradizionale per la risposta al covid-19. Questo comitato consultivo sta accelerando il ritmo della ricerca aiutando i Paesi a collaborare alle sperimentazioni cliniche dei farmaci tradizionali in conformità con gli standard internazionali.
“In questa Giornata africana della medicina tradizionale, faccio appello ai governi, agli istituti di ricerca, ai professionisti e al settore privato per rafforzare la collaborazione intorno alla ricerca e alla produzione nel campo della medicina tradizionale”, ha chiesto la direttrice regionale.