Secondo un nuovo rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo sviluppo (Unctad), l’Africa perde ogni anno 88,6 miliardi di dollari in capitali esportati in modo illegale. Una cifra che rappresenta il 3,7% del Prodotto interno lordo del continente.
«Questi flussi finanziari illeciti derubano l’Africa e la sua gente delle loro prospettive, minando la trasparenza e la responsabilita’ ed erodendo la fiducia nelle istituzioni africane», ha dichiarato – come riporta Ansa – Mukhisa Kituyi, segretario generale di Unctad.
Nello studio si evidenzia che le telecomunicazioni e l’economia digitale sono tra i settori più vulnerabili, ma ad essere colpita è la società nel suo complesso. Si sottolinea, inoltre, «che nei Paesi africani con flussi finanziari illeciti elevati i governi spendono il 25% in meno per la salute e il 58% in meno per l’istruzione». Donne e bambini, denunciano gli esperti, sono tra le categorie più danneggiate. Dal 2000 al 2015 si stima che siano andati persi 836 miliardi di dollari.
Il rapporto avverte che, sebbene gli importi dei flussi illegali siano elevati, le cifre potrebbero sottostimare il fenomeno e il suo impatto.