Onu: insicurezza alimentare peggiorata nel 2020

di Enrico Casale
Siccità in Africa

Nel 2020, più di 34 milioni di persone nel mondo vivevano in una situazione di grave insicurezza alimentare, soprattutto in Sud Sudan, Rd Congo, Burkina Faso, nelle regioni del Sahel e del Corno d’Africa, ma anche in Yemen e in Afghanistan. E le proiezioni per il 2021 indicano una continuazione di questa tendenza. È quanto sottolineato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.

“I conflitti e l’instabilità stanno alimentando una nuova ondata distruttiva di carestia che minaccia di dilagare in tutto il mondo e il ciclo di violenza, fame e disperazione sta coinvolgendo sempre più persone con conseguenze – dal deterioramento economico alla migrazione di massa e alla fame – che colpiscono tutti” ha sottolineato il segretario generale nel corso di un’udienza davanti al Consiglio di Sicurezza. “Nel XXI secolo non deve esserci posto per la carestia e la fame”, ha aggiunto il segretario generale.

Perciò ha chiesto di trovare “soluzioni politiche ai conflitti” e alla fame nel mondo che è strettamente collegata. “Esorto tutti gli Stati a porre fine ai conflitti, non semplicemente a mitigarne l’impatto, una priorità fondamentale della politica estera”, ha ribadito, invitando i membri del Consiglio di sicurezza “a utilizzare la vostra posizione privilegiata per fare tutto ciò che è in vostro potere per porre fine alla violenza, negoziare la pace e alleviare la fame e la sofferenza che affliggono così tanti milioni di persone in tutto il mondo”.

Condividi

Altre letture correlate: