Operazione anti Lra, attaccati tre campi in Centrafrica

di claudia
miliziano dell'Lra

Una forza congiunta composta dai commando delle Forze di difesa popolare ugandesi, delle Forze di difesa popolare del Sud Sudan e dall’esercito della Repubblica Centrafricana ha lanciato lunedì raid contro tre campi appartenenti all’Esercito di resistenza del Signore (Lra) nella Repubblica Centrafricana. Fonti a conoscenza dell’operazione, citate da Radio Tamazuj, hanno dichiarato che gli attacchi hanno avuto luogo a est di Sam Ouandja e hanno portato alla distruzione degli accampamenti e al sequestro di numerose attrezzature.

L’Lra è un’organizzazione guidata da Joseph Kony (foto di apertura) e raccoglie consensi soprattutto tra le popolazioni di etnia acholi. Negli anni si è resa responsabile di diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui massacri, rapimenti e arruolamento forzato di bambini soldato. È operativa da decenni e, nonostante diverse operazioni militari per smantellarla, Uganda, Sud Sudan e Centrafrica non sono riuscite a sradicarla.

Secondo la fonte, che ha preferito mantenere l’anonimato perché non autorizzata a parlare con la stampa, l’operazione ha inferto un duro colpo alle capacità operative dell’Lra e ha rappresentato un passo significativo verso la sconfitta totale dell’Lra e di Kony.

Il portavoce dell’Updf, generale Felix Kulayigye, ha confermato a Radio Tamazuj l’operazione in corso e ha rivelato che il raid ha portato al sequestro di attrezzature importanti, sottolineando che la missione faceva parte di una strategia più ampia per smantellare la rete di Kony. “L’operazione ha avuto successo; la base è stata invasa e abbiamo catturato l’equipaggiamento – ha affermato -. L’operazione continua e continueremo a monitorare l’Lra per impedirgli di riorganizzarsi”.

Sebbene i dettagli dell’operazione siano ancora scarsi, alcune fonti suggeriscono che i commando abbiano utilizzato tattiche e tecnologie avanzate per cogliere di sorpresa l’Lra. Secondo il vice portavoce dell’Updf, il colonnello Deo Akiiki, i commando si sono infiltrati con successo e hanno attaccato numerose roccaforti dell’Lra nelle fitte foreste della Repubblica Centrafricana, infliggendo danni significativi alle infrastrutture del gruppo.

Il raid avviene poco dopo che la Corte penale internazionale (Cpi) ha chiuso le sue indagini sui crimini presumibilmente commessi dall’Lra. Kony, un fuggitivo con una reputazione poco raccomandabile, deve rispondere di 12 capi d’imputazione per crimini contro l’umanità e 21 capi d’imputazione per crimini di guerra correlati agli attacchi nel nord dell’Uganda nel 2003 e nel 2004. Le accuse includono omicidio, riduzione in schiavitù, schiavitù sessuale, stupro e arruolamento forzato di bambini, tra gli altri reati gravi. Nonostante il duro colpo inferto all’Lra, gli esperti avvertono che la cattura di Kony potrebbe richiedere ancora del tempo. La sua conoscenza del territorio e la capacità di sfruttare l’instabilità regionale gli hanno permesso di sfuggire alla cattura per anni. 

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