Opposizione sudanese riprenderà colloqui con Consiglio militare

di AFRICA

Le forze della Dichiarazione di libertà e cambiamento (Dfc), l’ombrello che racchiude i componenti dell’opposizione in Sudan, ieri hanno annunciato di voler riprendere i negoziati con il Consiglio militare di transizione (Tmc) a breve nei prossimi giorni.

«Il Tmc ci ha contattati per riprendere i negoziati e abbiamo detto loro che i metodi precedenti (di governance) non erano in linea con le richieste del popolo sudanese», ha detto l’alleanza dell’opposizione in una dichiarazione, come riporta Agenzia Nova. La Dfc ha inviato una risposta al Consiglio militare di transizione con un elenco di questioni che dovrebbero essere discusse durante i prossimi colloqui da tenersi «entro 72 ore».

La scorsa settimana le due parti non sono riuscite a trovare un accordo sulla composizione del nuovo Consiglio, poiché i militari hanno rivendicato la maggioranza in seno all’organismo, spingendo i gruppi di opposizione a proporre di interrompere i colloqui sulla composizione del Consiglio e delle altre istituzioni e concordare in primo luogo la composizione delle strutture e i loro poteri.

Sulla questione sono intervenuti anche l’Unione Africana e le Nazioni Unite, ribadendo il loro sostegno a un governo di transizione guidato dai civili. Al termine di un incontro tenuto a margine della terza conferenza annuale Onu-Ua, a New York, il presidente della Commissione Ua, Moussa Faki Mahamat, e il segretario generale dell’Onu, António Guterres, hanno definito «non accettabile» l’ipotesi di continuare a sostenere il Consiglio militare, ribadendo che la presenza di esponenti militari sia subordinata alla formazione di un governo civile. In un comunicato diffuso al termine dell’incontro, i due leader hanno quindi accolto con favore gli sforzi per facilitare una transizione in Sudan.

Nel frattempo, il presidente del Tmc, Abdel Fatah al-Burhan, ha emesso una serie di decreti che dispongono la rimozione di una serie di funzionari governativi di Khartoum. La scorsa settimana, nel tentativo di concedere alle parti più tempo per trovare una soluzione alla crisi, il Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione Africana ha esteso a due mesi il termine concesso al Tmc per consegnare il potere ad autorità civili, rivedendo così il precedente termine di 15 giorni imposto il mese scorso ai militari sudanesi. Lo scorso 11 aprile il Consiglio militare ha destituito e arrestato l’ex presidente Omar al-Bashir, per 30 anni al potere in Sudan, il quale si trova ora detenuto nel carcere di Kobar a Khartoum.

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