“Sono convinto che la Russia e la Repubblica Centrafricana abbiano molte opportunità di cooperazione in ambito culturale, umanitario ed economico. Il popolo centrafricano è molto grato alla Russia e interessato alla cooperazione”: lo ha affermato Valery Zakharov, consigliere russo del presidente della Repubblica Centrafricana per la sicurezza nazionale, in un’intervista al sito d’informazione Sputnik.
Il consigliere della Presidenza ha inoltre affermato che “presto, tutto il territorio centrafricano sarà sotto il controllo del governo” e che “la Russia sosterrà di più il Paese dal punto di vista militare”. La Repubblica Centrafricana sta cercando di ritrovare la stabilità dopo un difficile periodo elettorale in cui diversi gruppi armati hanno seminato la violenza su tutto il territorio e si sono rifiutati di seguire i termini dell’accordo di pace firmato in precedenza a Khartoum. I gruppi coinvolti si sono radunati sotto l’ombrello di una nuova coalizione, battezzata Coalizione dei patrioti per il cambiamento (Cpc), apertamente sostenuta dall’ex presidente François Bozizé, che nega però di essere all’origine del sollevamento armato.
“La situazione resta difficile” ha detto Zakharov, che ha fatto riferimento a “cellule ribelli dormienti nella capitale, che si sono risvegliate a gennaio a Bangui ma anche altrove. “Le Faca (forze armate centrafricane) hanno dovuto affrontare forze superiori di ribelli e mercenari a Boali, Bouar, Grimari, Bongassa e in altre località. Gli istruttori russi sono sempre al fianco delle unità delle Faca (…) che sono riuscite riuscita a lanciare una controffensiva attiva. In meno di un mese è stato liberato il corridoio di trasporto che collega la Repubblica Centrafricana e il Camerun e, all’interno del Paese, i ribelli sono stati cacciati via dalla città di Bambari”.
Secondo quanto riferito da Sputnik, l’esponente russo racconta che da diverse settimane si tengono ogni giorno a Bangui manifestazioni durante le quali la popolazione esprime il proprio sostegno alle Faca e agli alleati, compresa la Russia. “I cittadini chiedono di combattere fino alla fine la guerra contro i ribelli e di non entrare in trattative con loro. È molto importante per il presidente e per il governo”, ha affermato il consigliere. Zakharov. L’esponente russo ha detto che il call center presso la sede operativa del governo, a Bangui, raccoglie le chiamate delle popolazioni sulla situazione nelle regioni. Secondo lui, il dispositivo riceve molti ringraziamenti alla Faca e alla Russia per aver dato la possibilità di tornare a una vita pacifica.
Secondo Zaharov, sabato scorso, una manifestazione organizzata in riconoscimento della Russia per il suo aiuto ha riunito circa 3.000 persone nella capitale centrafricana. I manifestanti, principalmente studenti e alunni delle scuole secondarie, hanno sventolato bandiere e cartelli filo russi.
In base alle dichiarazioni di Zakharov, il governo della Repubblica Centrafricana ha chiesto alla Russia di espandere ulteriormente la cooperazione politico-militare e di riapprovvigionarsi in conformità con tutti gli standard internazionali. Per quanto riguarda il personale, al momento non è necessario aumentare il numero di specialisti, ma sono previste continue rotazioni di istruttori “. Un embargo internazionale sulle armi è imposto a Bangui da quando il Paese era sprofondato nella guerra nel 2013.