Scontri intercomunitari con artiglieria pesante s sono verificati nelle ultime ore nel Darfur meridionale non lontano da Nyala. Lo riferiscono fonti locali secondo cui non è ancora chiaro il bilancio delle violenze in cui – entrambe le tribù coinvolte, Salamat e Taisha – hanno fatto ricorso a missili e colpi di mortaio.
Oggetto del contenzioso, come già più volte in passato, il controllo di alcuni terreni nella zona di Rahad al Berdi, circa 100 chilometri a sud-ovest di Nyala.
“Durante i combattimenti sono entrati in azione alcuni gruppi, che non facevano parte delle due tribù, che hanno preso a saccheggiare i villaggi” hanno riferito fonti di entrambe le parti citate dal quotidiano Sudan Tribune.
Guerrieri Salamat si sono già resi protagonisti di violenti scontri con esponenti Misseriya, una tribù alleata dei Taisha, a varie riprese dall’aprile scorso. Tra le cause all’origine della recrudescenza di violenze in corso nella regione occidentale nell’ultimo anno – convengono alcuni osservatori – ci sarebbe anche la crisi finanziaria di Khartoum. La mancanza di liquidità infatti, impedirebbe al governo di controllare le milizie arabe alleate, armate negli anni del conflitto in Darfur contro la ribellione delle tribù della regione. – Misna