Pechino espande le relazioni diplomatiche con l’Africa: la nuova sede Ecowas sarà cinese

di claudia
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di Andrea Spinelli Barrile

I capi di Stato e di governo della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas) hanno approvato la realizzazione di nuovo edificio che sarà la nuova sede dell’organizzazione regionale: il progetto della nuova sede, finanziato dal governo cinese attraverso China Aid, dovrebbe essere completato in 26 mesi. Le aziende cinesi non sono nuove a questo tipo di appalto in Africa: nel 2012 la Cina regalò all’Unione africana il suo quartier generale di Addis Abeba, in Etiopia, che serve anche come centro conferenze, per un costo complessivo di 200 milioni di dollari. L’edificio principale è il secondo più alto di tutta Addis Abeba.

Il presidente della Commissione Ecowas, Omar Alieu Touray, ha ringraziato il governo della Repubblica federale della Nigeria per aver donato il terreno, che copre un’area di sette ettari lungo la Airport road ad Abuja, per il progetto di costruzione e il Governo cinese che fornirà il supporto tecnico e finanziario. La nuova sede “aumenterà la produttività del personale e ridurrà i costi operativi” secondo Touray, poiché la Commissione Ecowas attualmente opera in tre sedi diverse ad Abuja.

Cui Jianchun, ambasciatore della Repubblica popolare cinese presso la Repubblica federale di Nigeria e l’Ecowas, ha dichiarato in un comunicato stampa che il governo cinese desidera espandere le relazioni diplomatiche con l’Africa attraverso il sostegno a progetti di costruzione, come la nuova sede della Commissione Ecowas, e ha sottolineato che questi edifici dimostrano la sincera determinazione della Cina a sostenere l’unità, la pace e lo sviluppo della regione africana insieme ai suoi sforzi per promuovere e sostenere il programma di sviluppo delle infrastrutture del continente.

Muhammadu Buhari, presidente della Nigeria, ha sottolineato che il progetto incarna l’impegno della Cina nei confronti del blocco subregionale dell’Africa occidentale ed è la prova di una forte cooperazione tra Africa e Cina. Umaro Sissoco Embaló, presidente di Ecowas e della Repubblica di Guinea Bissau, ha ringraziato il governo nigeriano per il suo contributo alla realizzazione del complesso edilizio.

La nuova sede dell’Ecowas ospiterà la Commissione dell’Ecowas, la Corte di giustizia comunitaria e il Parlamento dell’Ecowas, tutti con sede ad Abuja, in Nigeria. Le aziende cinesi non sono nuove a questo tipo di appalto in Africa: nel 2012 la Cina regalò all’Unione africana il suo quartier generale di Addis Abeba, in Etiopia, che serve anche come centro conferenze, per un costo complessivo di 200 milioni di dollari. L’edificio principale è il secondo più alto di tutta Addis Abeba.

Il governo di Pechino, all’epoca, donò l’intero budget e l’opera fu realizzata grazie a una collaborazione tra l’Università di Tongji, la China state construction engineering e il China architecture and design research group e il design dell’intero sito ricorda due mani che si stringono, simboleggianti le relazioni tra Africa e Cina. Ma all’interno mise una sorpresa poco gradita: nel 2017 l’unità IT dell’Unione africana scoprì che nei momenti in cui gli uffici erano vuoti si assisteva a dei picchi di attività dei suoi server: i dati interni dell’Ua venivano massicciamente deviati, ogni notte, verso altri server ospitati a Shanghai. Una fuga di dati senza precedenti, conclusasi senza grandi clamori da parte dell’Unione africana che, tuttavia, non è stata vittima solo dell’interesse spionistico cinese: secondo diversi documenti della Nsa americana diffusi da Edward Snowden anche i servizi segreti del Regno Unito erano interessati alle attività dell’Ua.

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