Un consiglio: non guardate la “Nota al testo” prima di aver letto il romanzo fino alla fine. Vi divertirete così a scoprire, riga dopo riga, titoli di libri e citazioni camuffate di una folla di scrittori e personaggi storici di ogni orizzonte.
“Pezzi di vetro” – un Bukowski africano di periferia (di Pointe-Noire), ex maestro espulso dalla scuola e alcolizzato – viene convinto da Lumaca testarda, il proprietario del bar di cui è più che cliente, a scrivere un libro sugli habitué del locale: un microcosmo di soggetti come Pampers, il Tipografo, Casimir il geografo, Rubinetta… E, inevitabilmente, parla anche di sé.
Un mondo alla Brassens in chiave congolese. E una delle migliori cose di Mabanckou.
66thand2nd, 2015, pp. 189, € 16,00