Più solidarietà e giustizia nella distribuzione di vaccini covid in Africa, l’appello dell’Afdb

di Valentina Milani
Vaccino

Solidarietà globale e giustizia vaccinale sono necessarie per una più equa distribuzione dei vaccini in Africa: a porre l’attenzione sulla questione, riferisce un comunicato, è stato il presidente della Banca Africana di Sviluppo (Afdb), Akinwumi Adesina, parlando in occasione del lancio di venerdì scorso del rapporto African Economic Outlook 2021 della Banca.

Nel suo discorso Adesina ha denunciato la mancanza di vaccini covid-19 che raggiungono l’Africa, oltre a sottolineare le forti disparità tra le acquisizioni di vaccini da parte di diversi Paesi ricchi che hanno ottenuto vaccini sufficienti per coprire le due inoculazioni, e i Paesi africani, che rimangono principalmente dipendenti dall’iniziativa Covax dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per le minuscole quantità di vaccini acquisiti finora.

Parlando su First Move della Cnn con Julia Chatterley, si legge nella nota, Adesina ha detto: “Finora, 14,6 milioni di vaccini sono stati consegnati in Africa, ma molte persone non possono ancora ricevere le iniezioni nelle loro braccia. Questo è solo l’1% di quello di cui abbiamo bisogno. Siamo lontani dal raggiungere il 60% dell’immunità di gregge e, purtroppo, non credo che questo accada per un altro anno o due a questo ritmo, a meno che le cose non cambino”.

Secondo Adesina, “dobbiamo quindi migliorare l’accesso dell’Africa ai vaccini. Covax sta facendo un grande lavoro, ma abbiamo ancora bisogno di più. Ne abbiamo bisogno in quantità adeguata. Ne abbiamo bisogno rapidamente e ad un prezzo accessibile”.

L’acquisizione di vaccini ha implicazioni significative per i Paesi africani. Come riporta la nota, Adesina ha sottolineato, in una discussione più ampia con i relatori al lancio dell’African Economic Outlook 2021 – tra cui il professor Joseph E. Stiglitz, vincitore del premio Nobel per le scienze economiche nel 2001 –  che per l’Africa, la rapida acquisizione dei vaccini è una questione di vita o di morte.

Da una prospettiva economica, Stiglitz ha concordato con Adesina sul fatto che la lentezza nell’acquisizione dei vaccini e nell’arresto della pandemia renderà difficile arginare la povertà estrema e la crescita economica negativa. Il comunicato precisa che i due hanno convenuto che un piano globale completo è necessario per aiutare i paesi a far fronte al debito crescente, che la pandemia ha aggravato.

L’economia dell’Africa dovrebbe crescere del 3,1% nel 2021. Tuttavia, 39 milioni di africani potrebbero essere spinti nella povertà estrema quest’anno a causa della pandemia.

Il capo della Banca africana di sviluppo ha detto che “finché gli africani rimarranno non vaccinati, il mondo tornerà al punto di partenza” sottolineando che “l’Africa ha bisogno di sviluppare la sua industria farmaceutica e iniziare la produzione. La Banca africana di sviluppo sosterrà i Paesi africani a fare questo”.

Sostenendo questa posizione, Stiglitz ha detto, nella sua conversazione con Adesina, “che è nell’interesse dei Paesi avanzati assicurarsi che tutti abbiano accesso al vaccino e alle altre medicine correlate” precisando che più a lungo la malattia si sviluppa in qualsiasi parte del mondo, più aumenta il rischio che possa mutare e “una delle cose che sappiamo è che queste mutazioni non rispettano i confini. Il virus covid-19 non ha un passaporto”.

Altre voci africane degne di nota che hanno chiesto di accelerare la consegna del vaccino in Africa sono quelle del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus e del direttore dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, John Nkengasong.

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