Sono emersi attriti sulla demarcazione del confine tra Camerun e Nigeria. I residenti camerunesi hanno segnalato alle autorità quelle che considerano modifiche e spostamenti dei segni di confine su questo confine, risultato dell’accordo globale sulla retrocessione della penisola di Bakassi al Camerun 21 anni fa. Funzionari di entrambi i Paesi hanno visitato il sito per osservare le demarcazioni.
Secondo il settimanale L’Oeil du Sahel, che ha riportato la notizia, sono stati gli abitanti di Mogode e Tourou, nella regione di Mayo-Tsanaga ad allertare le autorità. Secondo loro, nella zona sono stati spostati i confini di confine tra Camerun e Nigeria, che si trovano a diverse centinaia di metri all’interno del territorio camerunese.
Alcune piantagioni, edifici pubblici, abitazioni, siti turistici e persino villaggi che avrebbero dovuto trovarsi in territorio camerunese sarebbero ora in territorio nigeriano.
In risposta a queste segnalazioni, funzionari camerunesi e nigeriani, accompagnati da un funzionario delle Nazioni Unite, hanno visitato la regione il 4 e 5 luglio, come confermato a Rfi dalla rappresentanza Onu a Yaoundé. Lo scopo della visita non era solo quello di valutare la situazione sul campo, ma anche di assicurare che le risoluzioni della Corte internazionale di giustizia fossero correttamente applicate. Queste riguardano la disputa sul confine di Bakassi e la delimitazione del confine tra Camerun e Nigeria – dal lago Ciad al mare.
La commissione tripartita ha incontrato i capi tradizionali dei villaggi interessati e ha tenuto sessioni di lavoro con le autorità dipartimentali. L’obiettivo finale è quello di arginare il fenomeno delle violazioni dei confini, su entrambi i lati, tra i due Paesi.