La poliomielite è ricomparsa in Sudan dopo oltre un decennio senza casi. Lo hanno reso noto le Nazioni Unite dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), martedì, aveva annunciato la sua eradicazione in Africa. «Almeno 13 persone sono state colpite da questa malattia in nove dei 18 Stati del Sudan dalla comparsa del primo caso il 9 agosto», si legge in una nota dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in Sudan. Inoltre, il poliovirus di tipo 2 è stato rilevato in campioni prelevati nello Stato di Khartoum, «il che indica la possibilità di un’ampia circolazione del virus nel Paese», ha fatto sapere Ocha. Sono stati segnalati casi anche in Etiopia, Repubblica Centrafricana e Ciad, «il che aumenta i rischi di diffusione in Sudan, soprattutto in Darfur a causa dei movimenti della popolazione».
Secondo l’Onu, il ministero della Salute sudanese, con il sostegno dell’Unicef, dell’Oms e del Programma alimentare mondiale, sta preparando una vasta campagna di vaccinazione per 5 milioni di bambini sotto i 5 anni. Per finanziare questa campagna l’Onu necessita di 20 milioni di dollari. Solo martedì scorso Rose Leke, presidente della Commissione di certificazione per la regione africana – l’ente di certificazione dell’Oms – ha affermato che la trasmissione del poliovirus selvaggio era stata interrotta in Africa. «Questo è un momento storico per l’Africa», aveva affermato Matshidiso Moeti, direttore dell’Oms per l’Africa. «D’ora in poi, i bambini nati in questo continente non dovranno preoccuparsi di essere infettati dalla poliomielite»
Causata dal wild poliovirus (WPV), la poliomielite è una malattia infettiva acuta e contagiosa che colpisce principalmente i bambini, attacca il midollo spinale e può provocare una paralisi irreversibile.