Poeta – di ispirazione dichiaratamente senghoriana – e autore di narrativa, Cheikh Tidiane Gaye è all’origine di un’associazione, “Africa Solidarietà”, che sostiene progetti in Senegal e promuove iniziative culturali in Italia. Come il “Premio Internazionale di Poesia L.S. Senghor”, fra poco alla 5ª edizione.
Lo scrittore wolof e animatore culturale vive da vent’anni in Italia – Paese di cui ha la cittadinanza, in cui ha messo su famiglia con sposa italiana e quattro figli, e nel quale è impegnato a livello politico locale, ad Arcore – e ultimamente ha aperto un nuovo fronte: l’editoria. «Vorrei seguire la strada di Senghor, Césaire, Alioune Diop, che hanno creato Présence Africaine, rivista ed editrice, per avere una certa autonomia. Se oggi scrivi un libro, hai difficoltà a trovare un editore». Una sfida da far tremare i polsi, nel contesto editoriale e italiano odierno. A essa Cheikh si dedica ora a tempo pieno, contando solo sulle forze proprie (anche economiche) e dei suoi collaboratori, tra cui il cofondatore Pap Khouma.
«Non stiamo però dando vita a una realtà chiusa, non vogliamo ghettizzare… L’editrice è aperta a tutti, non solo alla Negritudine», precisa. Difatti nel nascente catalogo di Kanaga Edizioni figurano già autori italiani. Per ora la parte del leone la fanno titoli riediti dello stesso Cheikh Tidiane – Ode nascente; Il canto del djali; Méry, principessa albina – e il nuovo Il sangue delle parole. Rimane invece nel catalogo Jaca Book Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera, in forma di epistolario.
Il canale di distribuzione privilegiato, per gli ebook come per i libri cartacei, è internet: www.kanagaedizioni.com e librerie online.
(Pier Maria Mazzola)