Sono 10 le persone incriminate di “tradimento” presso l’Alta Corte federale di Abuja, la capitale della Nigeria, perché hanno preso parte alle proteste anti-governative, circa un mese fa.
Secondo quanto riportato dai media nigeriani, un procuratore statale ha dichiarato, nell’atto d’accusa presentato alla Corte, che le azioni dei manifestanti durante le proteste che si sono tenute in tutto il Paese tra l’1 e il 10 agosto equivalevano a “tradimento e incitamento dell’esercito a rovesciare il governo” democratico che guida il Paese. Gli avvocati dei manifestanti hanno chiesto al tribunale di concedere la libertà su cauzione agli imputati prima dell’apertura del processo, prevista per l’11 settembre.
Tuttavia, questa richiesta sarà esaminata contestualmente alla prima udienza e fino a quel giorno gli imputati dovranno restare agli arresti nella prigione della capitale federale, Abuja.
I primi 10 giorni agosto si sono tenute proteste molto partecipate in tutta la Nigeria, manifestazioni contro l’alto costo della vita, le difficoltà economiche e l’insicurezza. Nonostante i numerosi appelli del presidente Bola Tinubu a non manifestare, le proteste sono poi degenerate e, secondo la polizia, durante e dopo le proteste sono stati arrestati circa 2.000 dimostranti.