Le proteste che la società civile keniana sta organizzando per le prossime settimane sono già nel mirino delle forze di difesa e della polizia keniana. “Non possiamo avere l’anarchia e, anche se le persone esercitano i loro diritti, ciò dovrebbe avvenire entro dei limiti”, ha detto ieri parlando alla National intelligence and research University di Nairobi il capo del National intelligence service (Nis) Noordin Haji, che è anche capo delle Forze di difesa.
Durante la conferenza, riportata dai media locali, Haji ha anche spiegato perché di solito durante le proteste vengono impiegati i militari, sostenendo che questi esercitano semplicemente il loro mandato di difendere la Costituzione e la Repubblica. “I giovani possono diventare una minaccia” se non gestiti correttamente, ha aggiunto.
In particolare, Haji ha stigmatizzato alcuni degli slogan usati dai manifestanti lo scorso anno, slogan che ancora oggi compaiono su molte mura della città di Nairobi: “Ruto must go”, “Zakayo must go” e “Kazongo”, tutti riferiti alla richiesta di dimissioni del presidente Ruto da parte dei manifestanti della GenZ. Slogan che, a detta di Haji, non saranno tollerati perchè la polizia e le Forze di difesa li considerano espressioni antidemocratiche e ha detto che interpreteranno questi cori come un tentativo di rimuovere il presidente Ruto dal potere.