Di Federico Pani – – Centro studi AMIStaDeS
La Liberia ha una zona di 6 miglia nautiche esclusiva per la pesca artigianale. Questa zona è riservata esclusivamente alla pesca della popolazione locale che avviene tradizionalmente su piccola scala e con piccole imbarcazioni, per rifornire i mercati locali. Tuttavia, la pesca illegale che viola queste aree e le priva di pesce ha un forte impatto su queste comunità costiere che dipendono dall’oceano, e mette così a rischio la sicurezza alimentare di alcune comunità. I pescatori su piccola scala in Liberia stanno ora utilizzando una piattaforma di raccolta dati per documentare casi di attività illegali in mare dopo aver a lungo sopportato il peso maggiore della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN).
Attraverso l’uso di un’applicazione mobile chiamata DASE, rilasciata dalla ONG Environmental Justice Foundation, i pescatori della Liberia sono ora in grado ora di geotaggare immagini e video di incidenti in mare e inviarli poi all’Autorità nazionale per la pesca e l’acquacoltura per la verifica e l’eventuale indagine. Sebbene l’app in questione non abbia ancora portato ad alcuna azione penale, i pescatori locali affermano che sta comunque avendo un effetto deterrente sulle attività illegali.
L’app mobile lanciata prima in Ghana nel 2019, poi in Liberia l’anno successivo e infine in Senegal nel 2022 consente ai pescatori dei quattro principali centri di pesca, Robertsport, Marshall, Buchanan e Grand Cess, di acquisire immagini e video georeferenziati di incidenti in mare e di inviarli poi a un sistema gestito dall’Autorità nazionale per la pesca e l’acquacoltura (NAFAA), l’agenzia responsabile della supervisione delle attività di pesca. La NAFAA verifica poi i rapporti e determina se proseguire un’indagine.
“Sono un pescatore e dall’inizio degli anni ’90 e abbiamo sempre avuto problemi con le grandi navi che distruggevano le nostre reti dragandole insieme alle loro”, ha detto Emmanuel Appleton di Robertsport, cittadina a circa 90 chilometri a nord-ovest di Monrovia, capitale del Paese.
![peschereccio al largo delle coste africane](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2016/06/pesca_wesafrica.jpg)
Appleton ha poi dichiarato di aver scattato una fotografia georeferenziata di un peschereccio che aveva individuato all’interno della zona di pertinenza dei pescatori artigianali e di averla poi caricata sulla piattaforma di raccolta dati in cui i lavoratori possono documentare e segnalare casi di attività illegali in mare.
Quali le ripercussioni sulle comunità locali?
I pescatori locali come Appleton hanno spesso dovuto sopportare le attività di pesca condotte illegalmente anche a causa della mancanza di un’adeguata applicazione delle normative sulla pesca e in ragione dell’incapacità delle autorità di operare quei pattugliamenti marittimi necessari a monitorare gli oltre 580 km di costa della Liberia.
“Negli ultimi mesi, il pescato è stato scarso”, ha detto Victoria Wesseh, una pescivendola di Marshall, una comunità di pescatori a circa 30 km da Robertsport. “Non vediamo la quantità di pesce che vedevamo in passato. Tutto sta cambiando.” La responsabilità di questo cambiamento è da imputarsi anche a quei pescherecci da traino che pescando illegalmente nelle acque del Paese sono in grado di catturare grandi quantità di frutti di mare, impoverendo le comunità locali e danneggiando gli ecosistemi marini.
Jack Nyenneh, a capo dell’ente di gestione della comunità di Marshall, un gruppo che monitora le attività dei pescatori locali ha dichiarato che sia lui che i suoi compagni pescatori utilizzano DASE non solo per aiutare le autorità a risolvere conflitti e infrazioni ma anche per raccogliere prove contro quei pescatori responsabili di una cattiva condotta in mare.
L’applicazione offre infatti anche un’opportunità alle comunità, attraverso i pescatori locali, di unirsi alla lotta contro le attività condotte illegalmente: per il pescatore locale Eddie Cole l’app sta infatti già registrando un successo e lui stesso ha dichiarato di aver denunciato un peschereccio, incolpandolo di aver distrutto le sue reti alcuni mesi fa.
![pesca](https://www.africarivista.it/wp-content/uploads/2023/01/pesca-scaled-e1673454094501-1024x795.jpg)
Non solo tecnologia. Come si può combattere la pesca illegale?
L’applicazione potrà senza dubbio fornire un contributo alla lotta contro la pesca illegale. Ma accordi tra Ong e enti governativi potrebbero imprimere un’accelerata al contrasto ai fenomeni criminali: in questa accezione ne è un esempio l’operazione “Sole Stella”, un accordo del 2017 tra l’Ong Shea Sheperd e il Ministero Nazionale della Difesa della Liberia che non solo si prefigurava l’obiettivo di combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, ma anche quello di supportare la formazione del personale della guardia costiera liberiana. Elemento, quest’ultimo, fondamentale per contrastare i fenomeni criminosi. La campagna ebbe successo visto che portò all’arresto di alcuni bracconieri. Sea Shepherd contribuì a fermare e arrestare 15 navi che conducevano operazioni di pesca INN. L’opera della ONG ha inoltre aiutato a favorire il ripopolamento delle acque della Liberia, a beneficio della popolazione locale e dell’oceano stesso.
Ma il contrasto alle attività criminose si può combattere anche attraverso uno scambio di informazioni ed esperienze in grado di consolidare la cooperazione nel campo della lotta a questo tipo di pratica. Un memorandum d’intesa per combattere la pesca non autorizzata, non regolamentata e non dichiarata è stato firmato da Liberia e Mauritania: i due Paesi mirano, attraverso questo accordo, a scambiarsi maggiori informazioni sul registro dei pescherecci non autorizzati. L’esempio dovrebbe necessariamente essere seguito da altri Paesi.
Fonti:
M.I.M.I.T.; MAURITANIA: PESCA ILLEGALE, ACCORDO CON LA LIBERIA; 16 marzo 2023.
https://ice.gov.it/it/news/notizie-dal-mondo/238942
Edward Blamo; Can an app help Liberian artisanal fishers fight illegal fishing; Mongabay Series; 12 giugno 2023.
https://news.mongabay.com/2023/06/can-an-app-help-liberian-artisanal-fishers-fight-illegal-fishing/
Promiseland; Sola Stella contro la pesca illegale in Liberia; Veganok; 25 marzo 2017.
https://www.veganok.com/sola-stella-contro-la-pesca-illegale-in-liberia/
Caso Studio – Operazione Sola Stella (Secondaria); LessonUp; marzo 2021.
https://www.lessonup.com/en/lesson/YYsKqa6zvtKYpKiM3