Il parlamento della Repubblica Democratica del Congo ha approvato la nuova normativa sullo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi. La legge – che ora dovrà essere promulgata dal presidente della repubblica Joseph Kabila – sostituisce la vecchia normativa risalente al 1981.
Il nuovo testo, secondo il presidente dell’Assemblea Nazionale, Albert Minaku, “assicurerà la sicurezza degli investimenti e istituirà un regime fiscale che permetterà al Congo di beneficiare dei suoi idrocarburi”. Alcuni osservatori non nascondono, però, le loro perplessità. Criticata, in particolare, la scelta di non rendere pubblico il testo della norma, lasciando il dubbio sull’effettiva presenza di alcune disposizioni come la prevista tassa del 40% su tutti i contratti o l’obbligo di vendere il 20% delle quote dei progetti a una società controllata dallo stato.
Anche alcuni esponenti d’opposizione, tra cui il deputato Juvenal Munubo, d’altra parte, hanno spiegato che la nuova legge costituisce un passo avanti in termini di trasparenza, particolarmente per quanto riguarda la titolarità delle concessioni.
Attualmente la Repubblica Democratica del Congo produce 25.000 barili di petrolio al giorno, che contribuiscono per l’11% alle esportazioni. Da tempo, tuttavia, si parla della possibile attivazione di nuovi impianti al largo della costa atlantica o nell’est del paese. Alcuni di questi progetti, come quello – al momento abbandonato – della britannica Soco nel parco naturale di Virunga, hanno però suscitato polemiche.
(1/06/2015 Fonte: Misna)
R.D. Congo – Nuova legge sugli idrocarburi
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