Razzismo senza frontiere, in India violenze contro gli africani

di Enrico Casale
un africano e poliziotti indiani

Il razzismo non ha confini. Secondo quanto riporta l’emittente britannica Bbc, la polizia indiana ha arrestato cinque persone accusate di aver aggredito immigrati africani a New Delhi. Un funzionario della polizia di Delhi ha detto che gli arresti sono seguiti ai tafferugli scoppiati giovedì sera. Alcuni indiani hanno aggredito e picchiato un gruppo di africani accusandoli di bere alcolici e di diffondere la musica ad alto volume disturbando l’intero quartiere. Gli africani si sono difesi respingendo le accuse e affermando che gli indiani li hanno aggrediti solo per puro razzismo. A seguito di questi incidenti, alcuni studenti africani hanno organizzato una manifestazione anti razzista per la prossima settimana. Dopo gli incidenti il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj ha incontrato i vertici della polizia chiedendo loro la massima severità contro atti di questo genere e ha chiesto, via Twitter, di poter incontrare i ragazzi africani che sono stati aggrediti. L’aggressione non è che la punta di un iceberg che vede assaliti i giovani studenti africani che arrivano in India per studiare. A febbraio, uno studente della Tanzania è stato aggredito e parzialmente spogliato da una folla nella città meridionale di Bangalore. All’inizio di maggio, un congolese è stato picchiato a morte in seguito a una disputa per un posto su taxi risciò (due uomini sono stati arrestati con l’accusa di omicidio). Questo caso ha portato a forti tensioni tra la diplomazia indiana e gli ambasciatori di molti Paesi africani. Questi ultimi si sono rifiutati di partecipare alle celebrazioni della Giornata per l’Africa in segno di protesta per l’assassinio del congolese. I diplomatici hanno dichiarato che i cittadini africani a Delhi vivono in un «clima pervaso di paura e insicurezza». Il razzismo non ha confini. Secondo quanto riporta l’emittente britannica Bbc, la polizia indiana ha arrestato cinque persone accusate di aver aggredito immigrati africani a New Delhi. Un funzionario della polizia di Delhi ha detto che gli arresti sono seguiti ai tafferugli scoppiati giovedì sera. Alcuni indiani hanno aggredito e picchiato un gruppo di africani accusandoli di bere alcolici e di diffondere la musica ad alto volume, disturbando così l’intero quartiere. Gli africani si sono difesi respingendo le accuse e affermando che gli indiani li hanno aggrediti per puro razzismo.

A seguito di questi incidenti, alcuni studenti africani hanno organizzato una manifestazione anti razzista per la prossima settimana. Dopo gli incidenti il ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj ha incontrato i vertici della polizia chiedendo loro la massima severità contro atti di questo genere e ha chiesto, via Twitter, di poter incontrare i ragazzi africani che sono stati aggrediti.

L’aggressione non è che la punta di un iceberg che vede assaliti i giovani studenti africani che arrivano in India per studiare. A febbraio, uno studente della Tanzania è stato aggredito e parzialmente spogliato da una folla nella città meridionale di Bangalore. All’inizio di maggio, un congolese è stato picchiato a morte in seguito a una disputa per un posto su taxi risciò (due uomini sono stati arrestati con l’accusa di omicidio). Questo caso ha portato a forti tensioni tra la diplomazia indiana e gli ambasciatori di molti Paesi africani. Questi ultimi si sono rifiutati di partecipare alle celebrazioni della Giornata per l’Africa in segno di protesta per l’assassinio del congolese. I diplomatici hanno dichiarato che i cittadini africani a Delhi vivono in un «clima pervaso di paura e insicurezza».

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