L’esercito del Ruanda ha compiuto un’incursione contro i ribelli ruandesi di etnia hutu nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo durante il mese di aprile. Lo hanno reso noto gli esperti del Barometro della sicurezza del Kivu (KST). Kigali, invece, ha respinto le accuse.
I soldati ruandesi avrebbero attaccato le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (FDLR) il 13 aprile nei villaggi di Marangara, Kanyeru e Kazaroho della provincia del Kivu settentrionale. L’esercito ruandese avrebbe quindi “rimosso” le FDLR da questi villaggi. Il Barometro della sicurezza del Kivu è un progetto nato dalla cooperazione tra il gruppo di studio sul Congo (GEC) collegato alla New York University e la Ong americana Human Rights Watch.
«Durante l’offensiva, 105 case sono state date alle fiamme», rivela un report del KST, secondo cui «il 18 aprile l’FDLR ha teso un’imboscata a un convoglio dell’esercito congolese e dell’esercito ruandese vicino al villaggio di Kasali presso la città di Rutshuru». Due ribelli, quattro soldati ruandesi e nove soldati congolesi sono stati uccisi durante lo scontro.
Le FDLR sono un gruppo di ribelli fuggiti nella Repubblica Democratica del Congo: alcuni dei fondatori hanno partecipato al genocidio del 1994 in Ruanda. Il loro leader Sylvestre Mudacumura è stato ucciso nel Nord Kivu nel settembre dell’anno scorso. «Il Governo della RD Congo sa che non c’è un solo soldato ruandese nella zona orientale del Paese. Credetemi, non ci sono forze di difesa ruandesi in questa parte del mondo», ha detto il Presidente ruandese Paul Kagame in una conferenza stampa del 27 aprile a Kigali.
Il 24 aprile 17 persone, tra cui 12 ranger congolesi, sono state uccise in un’imboscata vicino al quartier generale del Parco Virunga, vicino a Goma, nella provincia del Nord Kivu. La direzione del parco e i funzionari di sicurezza congolesi hanno quindi accusato il gruppo armato FDLR-FOCA di essere l’autore di questo omicidio. L’FDLR ha negato e respinto ogni responsabilità.
Per quasi tre decenni, l’esercito congolese ha combattuto contro gruppi armati nella parte orientale del Paese, al confine con l’Uganda, il Ruanda e il Burundi. La RDC ha accusato il Ruanda di voler destabilizzarlo: a sua volta Kigali considera la RDC una base di milizie ostili.