I continui attacchi contro i civili nella provincia dell’Ituri, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), hanno provocato la morte di 150 persone nelle prime due settimane di aprile secondo i dati forniti dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha).
Fonti umanitarie e autorità locali affermano che “dall’inizio di aprile, gli attacchi armati hanno ucciso circa 150 persone nei territori di Djugu, Irumu e Mambasa”, precisa l’Ocha in una nota ripresa anche su Twitter.
Nella zona sanitaria di Komanda (Irumu), “almeno 29 morti e diversi rapimenti sono stati segnalati dal 1° aprile a seguito di attacchi ai villaggi”, secondo la stessa fonte che precisa che nel territorio di Djugu, “più di 110 persone sono state uccise tra il 3 e il 14 aprile durante incursioni armate nelle zone sanitarie di Kilo, Tchomia, Drodro, Nizi e Fataki”.
Nella zona sanitaria di Lolwa (territorio di Mambasa), elementi armati hanno attaccato diversi villaggi tra il 2 e il 4 aprile, uccidendo 13 civili e rapendone altri 16, ha dichiarato l’ufficio delle Nazioni Unite. “È urgente fornire protezione immediata alle popolazioni colpite”, si legge nella nota.