Più di 100 detenuti sono morti quest’anno nelle carceri della Repubblica Democratica del Congo. Il dato è stato fornito da Patrice Vahard, direttore del Joint Humans Rights Office dell’Onu. Secondo Vahard, che ha confermato un totale di 104 morti, la causa principale dei decessi è rappresentata da malattie contagiose come la tubercolosi, che si diffondono facilmente nelle strutture affollate e richiedono un’assistenza medica non disponibile.
La maggior parte dei decessi registrati si è verificata nelle province orientali del Congo, Nord Kivu e Tanganica, e nella provincia occidentale di Kwilu.
Le carceri del Congo sono tra le più sovraffollate al mondo e hanno tutte un problema di finanziamenti inadeguati, ha detto Vahard citando il caso di una cella a Kwilu che ospitava oltre 200 detenuti invece di una capienza ufficiale di 50.
Il ministro per i Diritti Umani del Congo, Albert Puela, ha detto a sua volta che il governo è a conoscenza del problema e che si stanno compiendo sforzi per migliorare le condizioni e rilasciare i detenuti in custodia cautelare, che spesso superano i limiti di legge a causa degli arretrati giudiziari.