Almeno 78 persone sono morte dopo che un traghetto si è capovolto sul lago Kivu, nella Repubblica democratica del Congo orientale, a poche centinaia di metri dalla destinazione. Lo riferisce la stampa internazionale, precisando che l’imbarcazione stava viaggiando dalla città di Minova, nel Sud Kivu, ed è affondata mentre giungeva sulla costa di Goma ieri mattina.
Secondo un governatore regionale, a bordo c’erano 278 passeggeri. “Ci vorranno almeno tre giorni per avere i numeri esatti, perché non tutti i corpi sono stati ancora ritrovati”, ha detto il governatore Jean Jacques Purisi all’agenzia di stampa Reuters.
Secondo l’agenzia di stampa Afp, almeno due bambini sono morti dopo essere stati trasportati in ospedale dopo l’incidente. Parlando dal letto d’ospedale, un sopravvissuto ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che le condizioni in acqua sembravano “calme”.
Un lavoratore portuale che ha preso parte alle operazioni di salvataggio, ha descritto l’accaduto in questi termini: “Abbiamo visto la barca iniziare a capovolgersi. Abbiamo notato che la barca era molto sovraccarica e c’erano anche onde forti. Dopo di che, la barca hacominciato a capovolgersi a poco a poco. Quelli che erano di sopra cominciarono a gettarsi nel lago, e la barca si è capovolta direttamente nel lago”, ha detto all’agenzia di stampa Ap.
Incidenti di questo tipo sono comuni nella Repubblica democratica del Congo, dove le imbarcazioni sono spesso sovraffollate di passeggeri, ai quali raramente vengono forniti giubbotti di salvataggio e che spesso non sanno nuotare. Inoltre per le operazioni di identificazione, le navi raramente dispongono di liste passeggeri.