Rd Congo, firmato il cessate il fuoco tra l’esercito e l’M23

di claudia

È stato annunciato ieri sera dalla presidenza angolana, ed ha una prospettiva molto importante, l’accordo di cessate il fuoco che sarebbe stato raggiunto tra l’esercito congolese della Repubblica democratica del Congo (Rdc) e il gruppo ribelle Movimento 23 marzo (M23), sostenuto dal Ruanda. L’accordo entrerà in vigore alla mezzanotte del 4 agosto.

“Il secondo incontro ministeriale tra la Repubblica democratica del Congo e la Repubblica del Ruanda, tenutosi qui a Luanda sotto la mediazione della Repubblica dell’Angola, ha portato alla conclusione di un cessate il fuoco”, ha annunciato ieri sera la presidenza angolana, che non ha rivelato i dettagli di questo cessate il fuoco, se non che sarà supervisionato dal “meccanismo di verifica ad hoc”, in riferimento al sistema di pacificazione già creato in risposta alle violenze. L’accordo dovrà essere il culmine di una tregua umanitaria di 15 giorni, in corso e che scadrà il 3 agosto alle 23:59. Questa tregua impegna i belligeranti “a mettere a tacere le loro armi e a fornire al personale accesso umanitario alle popolazioni vulnerabili” ha spiegato in una nota ufficiale il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa bianca: le prime due settimane di “tregua umanitaria” erano state annunciate il 5 luglio da Washington. Il 15 luglio la tregua è stata violata a Bweremana, quando c’è stato un bombardamento a colpi di mortaio che ha causato quattro vittime, ma in generale le cose sembrano andare verso una relativa calma.

Le forze armate della Rdc e i ribelli dell’M23, sostenuti, armati, finanziati e addestrati dal Ruanda e che ha ripreso le armi dopo diversi anni di quiete, si scontrano nel Nord Kivu dalla fine del 2021: gran parte della regione è oggi nelle mani degli insorti.

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