Quasi ottanta villaggi del nord-est della Repubblica Democratica del Congo sono invasi dalle acque del Lago Albert. Quasi 11.000 famiglie sono colpite e migliaia di persone in fuga, in tre territori della provincia dell’Ituri. Oltre Decine di migliaia di abitazioni risultano distrutte.
Il rapporto, ancora provvisorio, è stato pubblicato ieri dal coordinamento provinciale del servizio di protezione civile. Questa struttura invita i residenti che vivono in entità non ancora colpite dall’acqua a lasciarle il più rapidamente possibile, per evitare ulteriori danni. Sono colpiti anche edifici pubblici, come del l’Ufficio di controllo congolese (Occ), la polizia e la dogana e l’igiene delle frontiere. Sommersi anche il centro sanitario di Nyamamba e due fosse comuni. Stesa situazione per gli insediamenti di pesca in riva al lago.
La situazione di massiccio sfollamento crea anche un conflitto tra agricoltori e pescatori, costretti a insediarsi nei campi dei contadini.
L’innalzamento del livello dell’acqua del Lago Albert è stata progressiva da gennaio scorso, ma è accelerata nelle ultime settimane. Sei persone sono morte annegate e altre 15 sono rimaste ferite il 22 agosto in diverse località del Lago Alberto, nel territorio di Mahagi, nella provincia dell’Ituri, a seguito dell’innalzamento del lago stesso e del violento vento.
(immagine simbolica)