Il presidente ruandese Paul Kagame ha dichiarato che il suo Paese non offrirà più rifugio alle persone in fuga dal conflitto nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Decenni di instabilità nella parte orientale del Paese hanno infatti costretto migliaia di rifugiati ad attraversare il confine con il Ruanda.
“Abbiamo avuto rifugiati qui per oltre 20 anni, provenienti dalla Rdc. Mi rifiuto che il Ruanda debba portare questo fardello ed essere insultato e maltrattato ogni giorno”, si legge in un tweet pubblicato dalla presidenza a nome di Kagame.
In un discorso il presidente ha affermato che “il resto del mondo ha completamente perso di vista la questione del Congo orientale”. La vera minaccia alla sicurezza – a suo avviso – è rappresentata da ciò che egli descrive come i resti delle forze estremiste hutu che hanno cercato di spazzare via l’etnia tutsi nel genocidio del 1994.
Il Ruanda è accusato di sostenere il gruppo ribelle M23, cosa che il Paese ha sempre negato. Negli ultimi mesi, il gruppo ribelle ha conquistato ampie porzioni di territorio, spingendo decine di migliaia di rifugiati ad attraversare il confine con il Ruanda.