Potrebbe non essere finita l’eruzione del vulcano Nyiaragongo, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo. Gli abitanti di una decina di quartieri nei dintorni di Goma, capoluogo del Nord-Kivu, hanno ricevuto dalle autorità provinciali l’invito a evacuare.
Majengo, Mabanga Nord, Mabanga Sud, Virunga, Bujovu, Kahembe, Murara, Mikeno, Mapendo sono esposti a rischi di nuove laviche, distruzione, gas e incendi. Alla popolazione viene detto di dirigersi verso Saké, a nordovest, ma in molti vanno verso il confine con il Rwanda, limitrofe della città di Goma. Un afflusso di profughi si registra anche nel Sud-Kivu, dove gli alberghi di Bukavu sono saturi.
Intanto continuano le scosse di terremoto e si moltiplicano i crolli di abitazioni, che hanno provocato feriti, e crepe nelle strade. Oltre alle 15 vittime già segnalate a ridosso della spettacolare eruzione dello scorso fine settimana, alcune vittime sono in cura presso l’ospedale provinciale di Goma, dove si sono aperte anche due grandi fessure. I danne materiali nella zona sono significativi, come quelli che hanno messo fuori uso il principale serbatoio d’acqua potabile
