«Sembra tutta una messinscena». Fammy Mikindo, 48 anni, giornalista congolese, direttore di Radio Téle-Vision des Grands Lacs, emittente comunitaria indipendente del Sud Kivu, non crede che le persone mostrate nella giornata di ieri dalle autorità congolesi siano i veri responsabili dell’omicidio dell’ambasciatore italiano in RD Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista Mustapha Milambo, avvenuto il 22 febbraio dello scorso anno, su una strada nei pressi della città di Goma. «Tutti sanno che la zona attraversata dal convoglio del Pam sia infestata di gruppi armati infiltrati da Paesi circostanti, in particolare Uganda e Ruanda, mentre quelli che sono stati indicati come gli autori del triplice omicidio – mostrati alle telecamere e dileggiati sui media e sui social network – sono poveri contadini della zona. Qui in pochi credono nella versione fornita dalle autorità. Conosciamo fin troppo bene come funzionano le cose…».
RD Congo, «Macché killer di Attanasio. Sono poveri contadini”
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