Sempre più dura la lotta contro l’ebola nella Rd Congo. Oltre alle difficoltà logistiche, alla scarsità dei farmaci, da tempo gli operatori sanitari devono fronteggiare le minacce e le violenze dei miliziani che operano in diverse regioni. Ieri, 28 novembre, gruppi armati hanno attaccato e ucciso nel Congo orientale un numero per il momento imprecisato di operatori sanitari impegnati a far fronte all’emergenza di ebola. Lo ha reso noto oggi su Twitter il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. Gli attacchi sono avvenuti a Biakato Mines e Mangina, nel Nord-est del Paese. Ci sono anche numerosi feriti.
Secondo le statistiche fornite dall’Oms, nell’ultima epidemia di ebola, ancora in corso, Rd Congo si sono registrati 3304 casi (3186 confermati e 118 probabili) e 2198 decessi. I sopravvissuti e i pazienti ancora in cura sono 1077. I dati sono però parziali perché molti malati e e molti deceduti, considerate appunto le grandi distanze, non sono stati registrati.
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