Rd Congo: Nord Kivu, Goma quasi isolata dall’M23

di claudia

di Andrea Spinelli Barrile

Mentre la megalopoli congolese di Kinshasa si prepara a ricevere il Papa dall’altra parte della Repubblica democratica del Congo, nelle province orientali, imperversano le violenze e la situazione della sicurezza è sempre più critica. Negli ultimi giorni, i ribelli del gruppo M23 si sono scontrati con le truppe governative e le milizie rivali, tagliando una via di collegamento vitale con la città principale della regione, Goma, dove c’è anche l’aeroporto delle Nazioni unite.

Dallo scorso anno i ribelli dell’M23 hanno conquistato aree di territorio nella provincia, ricca di minerali, del Nord Kivu, avanzando verso la sua capitale, Goma.

Giovedì la polizia e le autorità locali hanno confermato che il gruppo armato è riuscito a tagliare la strada tra Kitchanga e Goma, chiudendo di fatto una fondamentale arteria di collegamento, necessaria non solo per i rifornimenti ma anche per la circolazione dei mezzi militari e umanitari dell’Onu.

L’autostrada principale che porta a nord da Goma era già stata interrotta da un precedente avanzamento della M23, che ora è quasi riuscito a isolare la città. I nuovi scontri arrivano dopo che l’M23 è stato obbligato a ritirarsi dal territorio che occupa, secondo un accordo mediato anche dalla Comunità di Stati regionale.

Tuttavia, negli ultimi giorni i mediatori della Comunità dell’Africa orientale hanno avvertito più volte che la situazione sta peggiorando drasticamente: ieri l’M23, dopo aver tagliato la via di collegamento, è riuscito anche a prendere interamente il controllo della città di Kitshanga, situata a circa 100 km a ovest della città di Goma: “450 persone, tra cui donne e bambini, costrette a spostarsi hanno trovato rifugio dentro e intorno alla base Monusco a Kitchanga” ha reso noto la missione Onu in una nota inviata ai media.

La Monusco ha anche condannato “l’offensiva militare dell’M23” nel territorio di Masisi nei pressi della città di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu: “I nostri soldati si sono ritirati verso Mweso. Hanno combattuto a lungo ma ovviamente non hanno ricevuto sostanziali rinforzi ed ecco perché si sono ritirati”, ha detto all’agenzia turca Anadolu Polycarpe Tsongo, un membro dell’ufficio locale della società civile.

L’M23 sfonda in prima linea nonostante l’accordo di cessate il fuoco e cessazione delle ostilità, sottoscritto lo scorso dicembre. Il movimento ribelle è riapparso nel novembre 2021, dopo un lungo periodo di quiescenza, e da allora effettua grandi offensive nelle località vicino a Goma e ha conquistato diverse località e città come Kiwanja, Bunagana e Rutshuru.

Il governo congolese, le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, la Francia e molti altri paesi occidentali hanno accusato il Rwanda di sostenere l’M23, cosa che Kibali nega da sempre in un lungo e logorante braccio di ferro con Kinshasa. Il Rwanda accusa l’esercito congolese di collusione con i ribelli hutu accusati di aver partecipato al genocidio del 1994 nel piccolo Paese africano. 

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