L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è “molto preoccupata” per la diffusione del vaiolo delle scimmie (Monkeypox, Mpox) che quest’anno ha ucciso quasi 600 persone, soprattutto bambini, nella Repubblica Democratica del Congo.
Il Paese ha riportato oltre 13.000 casi nel 2023, più del doppio rispetto all’ultimo picco del 2020, e la malattia si è manifestata in quasi tutte le province. L’Oms sta collaborando con le autorità per la risposta e la valutazione del rischio.
“La variante del virus è nota per essere più virulenta. Se si adatta meglio alla trasmissione da uomo a uomo, questo rappresenta un rischio”, ha dichiarato alla Reuters Rosamund Lewis, responsabile dell’Oms per l’mpox, in collegamento telefonico da Kinshasa.
Il vaiolo delle scimmie è un’infezione virale che si diffonde attraverso il contatto ravvicinato, causando sintomi simili all’influenza e lesioni piene di pus. La maggior parte dei casi è lieve, ma può uccidere.
L’anno scorso, una forma meno grave – il clade II – ha iniziato a diffondersi a livello globale, in gran parte attraverso il contatto sessuale e l’Oms ha dichiarato un’emergenza di salute pubblica.